L’Italia si distingue come il paese con il più elevato tasso di motorizzazione all’interno dell’Unione Europea. A dimostrarlo è l’Ufficio Statistico Eurostat, che ha pubblicato la classifica aggiornata relativa alla densità di autovetture rispetto alla dimensione della popolazione. L’Italia, al primo posto, sorpassa il Lussemburgo (che occupava la prima posizione) con un numero da record: 684 auto per 1.000 abitanti, a fronte di una media europea di 560 vetture ogni 1.000 abitanti.
Per diminuire la dipendenza dall’uso dell’automobile, sostiene l’Ue, è essenziale promuovere altre forme di mobilità e rivedere le politiche in materia di trasporti. È importante offrire alla popolazione opzioni valide, soprattutto nelle aree urbane, dove gli spostamenti avvengono principalmente su distanze limitate. E puntare sulla sostenibilità e sul contenimento dei costi, grazie anche all’impiego di fonti di alimentazione sempre più green e all’introduzione dell’intelligenza artificiale negli autoveicoli.
Prosegue l’evoluzione della mobilità condivisa
Una vettura di proprietà rimane inutilizzata per il 90-95% del tempo e viene stimato che, in media, non venga adoperata per più di 10.000 km l’anno. Inoltre, il costo della gestione del veicolo è spesso insostenibile per molte persone. Ecco allora che la condivisione dei mezzi, sarà la voce più significativa nel campo della mobilità. Secondo i dati diffusi da Berg Insight, infatti, il numero globale di utenti dei servizi di car sharing dovrebbe aumentare da 123,4 milioni nel 2022 a 269,4 milioni nel 2027, con Europa e Asia-Pacifico in testa all’espansione globale.
E in Italia? In attesa dei dati aggiornati al 2023, secondo una rilevazione Aniasa, il car sharing ha superato i 5.600.000 noleggi, Un risultato positivo (+3,1%) se raffrontato all’anno precedente, ma ancora ben lontano da quello pre-Covid. Resta sostanzialmente stabile invece il numero di iscritti al servizio (quasi 2,5 milioni) e di utenti attivi: sono 280mila gli utenti che hanno noleggiato almeno una volta negli ultimi 6 mesi.
Insomma, l’auto condivisa qui da noi fa fatica; eppure ci sono imprese che hanno già creato veri e propri sistemi virtuosi. E in tale contesto la telematica, se utilizzata nel modo giusto, è in grado di diventare la migliore amica del risparmio, della sicurezza e della gestione ottimizzata. Lo sa bene Viasat (oggi parte di Targa Telematics) che offre soluzioni e servizi che permettono di monitorare attentamente i dati raccolti dai dispositivi installati a bordo dei veicoli, analizzando gli elementi che influenzano l’efficacia operativa, i costi, la sicurezza stradale e la consapevolezza dei conducenti riguardo ai lo comportamenti alla guida.