L’auto elettrica costa di più quando si compra e anche quando si rompe? Al momento il rischio è reale. Mancano spesso le officine con personale formato e trovarne una può diventare un’impresa. A dirlo è la Reuters, registrando una situazione più o meno simile ovunque, da Milano a Amsterdam, da Sydney a New York.
È una questione di costi
Molte officine non vogliono sostenere gli elevati costi di formazione e di acquisto di attrezzature dedicate alla riparazione dei veicoli elettrici. Principalmente perché, con ancora relativamente poche auto a batteria in circolazione, gli investimenti potrebbero non dare un ritorno adeguato. Ma è anche una questione di sicurezza: con sistemi che possono arrivare a 800 volt, il rischio di folgorazione è reale. Così come il pericolo di incendio, visto che una batteria in fiamme è difficile da spegnere.
Federcarrozzieri segnala pure che le auto elettriche devono essere messe in sicurezza non appena entrano in carrozzeria. Per farlo, serve che “vi sia almeno un addetto abilitato con patentino; procedura che inevitabilmente comporta spese maggiori per gli operatori e, quindi, per gli automobilisti”. Infine, c’è l’elettronica che caratterizza tali vetture che determina attività più lunghe (e costose) per smontaggio, rimontaggio, sostituzione, programmazione, ricalibrazione, ecc. Il tutto si traduce in un rincaro del 18-30%, quantomeno in Italia.
Fidelizzare il cliente
L’Institute of the Motor Industry (IMI) prevede che nel solo Regno Unito, nel 2032, mancheranno 25.000 tecnici con una preparazione sui veicoli elettrici. Negli Stati Uniti, il Bureau of Labor Statistics presume che ne serviranno 80.000 all’anno, da qui al 2031. Questo scenario fa pensare che, in futuro, riparare un’auto elettrica porterà a interventi più costosi e tempi di lavorazione più lunghi, a causa proprio della scarsa concorrenza.
Le case auto, quindi, devono correre ai ripari. E se l’obiettivo è fidelizzare il cliente per gestire in maniera efficace il post vendita, favorire il ritorno sul service, ottimizzando il business, il Viasat Dealer Portal è certamente uno strumento formidabile nelle mani dei concessionari. Attraverso l’analisi dei dati forniti dalle box Viasat (oggi parte di Targa Telematics) installate a bordo, il portale consente di accedere alle informazioni sul veicolo, in tempo reale, e permette al dealer di mettere a punto una pianificazione mirata sul cliente.
Garantire, quindi, una corretta manutenzione ordinaria dell’auto (tagliandi, ma anche controlli, gestione scadenze e tanto altro) e straordinaria, con il supporto di alert diagnostici automatici che consentono di rilevare eventuali anomalie, anticipando l’eventuale richiesta di intervento.