Secondo il Report diffuso dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e l’Automobile Club d’Italia (ACI), il 2022 ha registrato un notevole incremento dell’incidentalità stradale: sono stati 165.889 i sinistri (+9,2%), che hanno causato 3.159 morti (+9,9%) e 223.475 i feriti (+9,2%) e una spesa sociale di 17,9 mld di euro, pari allo 0,9% del Pil. Anche nell’Ue il numero delle vittime riprende ad aumentare: sono state 20.669 (+3,7% rispetto all’anno precedente). In generale, ogni milione di abitanti si contano 46 morti per incidente stradale nella Ue e 54 nel nostro Paese che passa dal 13° al 19° posto della graduatoria europea.
Chi sono le vittime
Tra le vittime 2.579 sono uomini (81,6%) e 580 donne (18,4%). I conducenti deceduti ammontano a 2.245 (2.014 uomini e 231 donne), i passeggeri a 429 (240 uomini e 189 donne) e i pedoni a 485 (325 uomini e 160 donne). Le vittime risultano concentrate nelle classi 45-59 anni e 20-29 anni per gli uomini, tra i 75 e gli 84 anni e 20-24 anni per le donne. L’aumento più consistente si registra però, nel complesso, per le classi di età tra i 55 e 69 anni, con un aumento più rilevante per la fascia 60-64 anni (+35,5%), ma anche per i giovanissimi di 15-19 anni (+21,2%) e 25-29enni (+10,4%). Sono 39 i bambini deceduti da 0 a 14 anni, dei quali 27 tra i 5 e i 14 anni.
Su che strade si rischia di più e con quale mezzo
Gli incidenti stradali, le vittime e i feriti aumentano in tutti gli ambiti stradali, ma rimangono ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia, ad esclusione delle vittime su strade urbane. Nel confronto con il 2021 sulle autostrade si registra un aumento del 9,7% per gli incidenti e del 19,9% per le vittime; sulle strade urbane +9,8% per gli incidenti e +5,5% per le vittime, sulle strade extraurbane +7,2% per i sinistri e +12,2% per i decessi.
Le cause degli incidenti più frequenti
Tra i comportamenti errati alla guida si confermano come più frequenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 38,1% dei casi (82.857), valore stabile nel tempo. La guida troppo veloce è il comportamento più sanzionato, rappresentando, infatti, il 38,7% del totale. Diminuiscono le sanzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto, in particolare lo smartphone, e aumentano le sanzioni per guida sotto effetto di alcool e droghe.
Un aiuto dalla tecnologia
La sicurezza stradale si fa sempre più Hi-Tech grazie alla larga diffusione sulle auto della telematica di bordo. A tal proposito, i dispostivi satellitari e di geo-localizzazione di Viasat (oggi parte di Targa Telematics), permettono di rilevare una molteplicità di informazioni, da quelle legate al veicolo a quelle che riguardano lo stile di guida, i consumi e finanche i parametri esterni con i quali chi è al volante deve confrontarsi. Senza dubbio, rappresentano una risposta efficace per l’individuazione di un eventuale incidente: in caso di crash, infatti, rilevano automaticamente il sinistro, anche se l’automobilista è impossibilitato a richiedere aiuto, consentendo alla Centrale Operativa 24/7 l’invio tempestivo dei soccorsi. Grazie a questa immediata risposta, è possibile limitare l’entità dei danni causati dall’incidente e, in molti casi, salvare vite umane.