Sarà una crescita esponenziale quella che si verificherà nei prossimi anni per le “auto connesse”. Secondo un’analisi condotta dall’Osservatorio Autopromotec, sulla base di uno studio condotto dal gruppo di ricerca e consulenza tecnologica britannico Omdia, il numero di veicoli connessi in circolazione, ossia i mezzi dotati di soluzioni di connettività mobile, in grado di assistere con efficienza il conducente e fornire informazioni in tempo reale, è destinato a raddoppiare in pochi anni. Nello specifico, nel mondo, saranno oltre 350 milioni entro la fine del 2023, in crescita del 18% rispetto al 2022. Per il 2027 il parco circolante mondiale di autovetture connesse supererà quota 640 milioni di unità, per poi arrivare a superare i 900 milioni all’inizio del prossimo decennio.
Italia, terra di auto vecchie e inquinanti
La connettività non è più un optional. A fine 2022, infatti, un italiano su due si è mostrato propenso a utilizzare un’auto “smart” in futuro. Un dato che si scontra poi con la realtà delle cose: il nostro Paese continua ad avere un parco circolante vecchio e inquinante. Lo scorso anno, dai dati che emergono da “Autoritratto 2022” (la pubblicazione statistica dell’Aci), 1 auto su 11 aveva più di 30 anni, solo 1 su 7 era ecologica e solo il 4,3% del parco circolante era elettrificato.
Nel dettaglio, su un totale di 40.213.061 automobili, quelle immatricolate prima del 1993 sono 3 milioni e 700 mila, ovvero il 9,3% del totale. E per la maggior parte si tratta di Euro 0 che contano, ormai, almeno 30 anni di età. Le regioni con il parco circolante più anziano sono: Campania (17,6%), Calabria (15,2%) e Sicilia (13,5%). Mentre Valle D’Aosta (2,3%), Trentino Alto Adige (2,6%) e Veneto (5,8%) hanno il parco più giovane. Le auto ecologiche rappresentano solo il 13,9% circa del parco circolante totale, contro il 12,4% del 2021: Marche, Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Umbria sono le regioni più verdi in termini percentuali. Le sole auto elettrificate, infine, rappresentano il 4,3% del parco circolante (3,9% le ibride e 0,4% le elettriche). Anche se in media, a livello nazionale, l’incremento tra 2021 e 2022 è stato del 49%.
È una questione di sicurezza
Numeri che fanno riflettere: un parco circolante così anziano ha, infatti, un impatto negativo sull’ambiente e sulla sicurezza. È necessario, quindi, che anche le auto vecchie siano aggiornate dal punto tecnologico, come quelle nuove. A tal proposito, numerose sono le applicazioni e i servizi Viasat (oggi parte di Targa Telematics) utili a rendere un veicolo più moderno, anche se datato. In questo modo è possibile ricevere informazioni su traffico e diagnostica, oltre a interagire con le infrastrutture stradali e viaggiare con maggiore sicurezza. Potendo raccogliere dati in tempo reale sulla condizione del veicolo e del traffico circostante, sarà possibile identificare pericoli potenziali e avvisare i conducenti in modo proattivo per evitare collisioni e ridurre gli incidenti stradali.
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