In Italia, l’RC Auto sta diventando più costosa e questa tendenza si riscontra in tutto il Paese. Secondo l’ultimo rapporto rilasciato dall’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), nel secondo trimestre del 2023, il premio medio RC è stato pari a 374 euro, con un incremento del 5,9% rispetto all’anno precedente. A influenzare l’andamento è stata la crescita della frequenza dei sinistri, dovuta anche all’aumento della circolazione e del costo medio dei sinistri che nel 2022 è arrivato a quota 5.113 euro. Complice della crescita dei costi assicurativi per l’auto anche l’inflazione.
Tutte le province italiane sono state interessate. In particolare, a salire sul podio per gli incrementi più alti sono Roma (+9,4%), Cagliari (+8,1%) e Milano (+8%). Il differenziale di prezzo tra Napoli e Aosta è di 248 euro, in calo dello 0,8% su base annua e del 48,4%, rispetto al secondo trimestre 2014.
L’indagine dell’IVASS accende i riflettori anche sui premi dell’RC Auto, in base alla classe di età. Fino a 24 anni, il premio medio è di 740 euro circa. Il numero di contratti per questa fascia di età è di 28.429 nel secondo trimestre 2023. Si sale a 176.452 contratti RC Auto per coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni; in questo caso il premio medio è di 453 euro circa. Scende a 364 euro circa per i contraenti di età compresa tra i 35 e i 44 anni; il numero di contratti sottoscritti nel secondo trimestre dell’anno da chi appartiene a questa classe di età è pari a 310.912. Numeri più alti per chi ha tra 45 e 59 anni (776.294 contratti) e per gli over 60 (851.427 contratti). Per queste due classi di età il premio medio è pari rispettivamente a 368,8 euro e 353,1 euro.
La scatola nera per sconti sul premio
Nel Sud Italia, in particolare, è evidente un crescente interesse degli automobilisti nell’adozione della scatola nera per le loro auto. Questo dispositivo registra i movimenti del veicolo e i chilometri percorsi, e può essere utile nella ricostruzione degli eventi in caso di incidenti o danni a terzi. Le province di Caserta (dove il tasso di adozione è del 63,5%) e Napoli (con il 51,6%) sono quelle con la maggiore percentuale di automobilisti che utilizzano questa tecnologia. Altre province del Sud, come Crotone (42,1%), Foggia (35,3%) e Catanzaro (33,3%), mostrano anch’esse un significativo utilizzo. D’altro canto, l’adozione della scatola nera è minima a Bolzano, dove solo il 3,8% dei contratti stipulati, nel secondo trimestre del 2023, ne prevede l’uso. Anche a Trento, solo il 7% delle polizze auto include questa tecnologia, che, una volta installata sul veicolo, offre informazioni sul comportamento di guida del conducente in cambio di sconti sul premio assicurativo.
È bene ricordare però che la black box, oltre ad essere efficace per ottenere una riduzione del costo della polizza, è uno strumento necessario per ottenere una maggiore sicurezza quando si è alla guida. Tanto che da luglio 2022 è obbligatoria per le auto di nuova omologazione in tutta l’Ue. Il progetto di un dispositivo di sicurezza applicabile alle auto è un servizio che Viasat (oggi parte di Targa Telematics) offre già da diversi anni ai propri Clienti con le black box assicurative o gli antifurti satellitari, garantendo un’assistenza H24 in caso di incidente, grazie alla propria Centrale Operativa. Se le auto nuove escono con dispositivi già in fase di produzione, è possibile quindi dotarsi di questi strumenti ‘salva-vita” anche in after market.